Sinusiti
I seni paranasali sono cavita’ pneumatiche localizzate a livello delle ossa facciali che circondano le fosse nasali, con le quali comunicano attraverso i meati nasali. Queste strutture sono rivestite da mucosa di tipo respiratorio (epitelio cilindrico pseudostratificato ciliato).
Schematicamente si puo’ affermare che:
A. Il seno etmoidale (formato dalle cellule etmoidali anteriori e da quelle posteriori) alla nascita e’ costituito da piccole nicchie e si sviluppa progressivamente nel corso degli anni fino all’eta’ di 5 anni;
B. Il seno mascellare e’ presente fin dalla nascita e si accresce di circa 2 mm. all’anno fino all’eta’ di 12-15 anni;
C. Il seno frontale ha un accrescimento lento fino all’eta’ di 11 anni. Successivamente procede nella crescita piu’ rapidamente fino all’eta’ di 20 anni;
D. Il seno sfenoidale inizia a crescere fin dalla nascita e continua fino alla puberta’ raggiungendo la sua dimensione definitiva all’eta’ di 18 anni.
Le patologie che piu’ frequentemente interessano i seni paranasali, sono quelle infiammatorie acute o croniche, ovvero: le sinusiti.
Tali quadri patologici possono essere classificate in:
1. Sinusiti acute: durata inferiore a tre settimane; si risolvono senza residuare danno a livello della mucosa sinusale;
2. Sinusiti subacute: durata compresa tra tre settimane e tre mesi;
3. Sinusiti croniche: durata superiore a tre mesi e caratterizzate da un danno irreversibile della mucosa.
Con criterio anatomo-patologico possono essere classificate in:
1. Sinusite acuta catarrale;
2. Sinusite acuta muco-purulenta;
3. Sinusite acuta purulenta;
4. Sinusite acuta ulcero-necrotica;
5. Sinusite cronica catarrale;
6. Sinusite cronica purulenta;
7. Sinusite cronica ipertrofico-adenomatosa.
Per quanto riguarda la patogenesi le sinusiti vengono classificate in:
I. Rinogene: l’infezione raggiunge i seni dai meati nasali (e’ la piu’ frequente: circa l’85 per cento dei casi);
II. Odontogene: colpisce il seno mascellare tramite una osteomielite della parete alveolare, tramite un granuloma apicale oppure una carie di un dente la cui radice sporge nel seno mascellare (rappresentano meno del 10 per cento delle sinusiti);
III. Ematogene: in seguito a malattie esantematiche o a batteriemia;
IV. Traumatiche: per trauma diretto con o senza frattura ed emoseno;
V. Da sostanze estranee: per penetrazione di sostanze dalle cavita’ nasali (come, ad esempio, acqua infetta);
VI. Barotraumatiche: provocata da un ostacolo che impedisce lo stabilirsi di un equilibrio tra la pressione nasale e sinusale come si verifica negli aviatori, tuffatori, palombari, ecc.
Esistono fattori di predisposizione locali, generali ed ambientali alla flogosi dei seni paranasali.
Sono fattori locali tutti quelli che contribuiscono alla diminuzione della capacita’ di drenaggio delle cavita’ sinusali ostruendo totalmente o parzialmente l’ostio di drenagio (deviazione del setto nasale, ipertrofia dei turbinati inferiori, turbinato medio paradosso, conca bollosa, edema del complesso ostio-meatale, bulla etmoidale ipertrofica).
Sono fattori generali quelle alterazioni che diminuiscono la resistenza globale dell’organismo (malattie generali quali diabete, alterazioni ormonali, alterazioni dell’equilibrio elettrolitico. Oppure carenze vitaminiche o diete inadeguate; o malattie che provocano una immunodeficienza).
Sono fattori ambientali quelle condizioni che diminuiscono l’attivita’ ciliare (esposizione al freddo, ambiente secco, inquinamento ambientale, fumo attivo o passivo di sigaretta).
Sia l’ostruzione dell’ostio di drenaggio, sia la diminuzione dell’attivita’ ciliare, hanno come conseguenza l’accumulo di secrezioni all’interno dei seni. La secrezione si infetta molto facilmente ed, associata al processo flogistico-edematoso della mucosa, impedisce ulteriormente il drenaggio sinusale. Si crea cosi’ un circolo vizioso che automantiene la malattia.
Gli agenti microbici piu’ frequentemente chiamati in causa sono:
A. Nella sinusite acuta: lo Streptococco Pneumonia, l’Hemophilus Influenzae e la Moraxella Catarrhalis. Altri agenti sono lo Staphilococco Aureus, lo Streptococco Beta-emolitico, la Klebsiella Pneumoniae e lo Psedomonas Aeruginosa.
B. Nella sinusite cronica:
Tra i germi aerobi: lo Staphilococco Aureus, la Moraxella Catarrhalis e l’Haemophilus sp.
Tra i germi anaerobi: la Prevotella, il Porphiromonas ed il Fusobacterium sp.
Recentemente sembra assumere un ruolo importante la Clamydia Pneumoniae.
Tra i virus che possono provocare sinusiti i piu’ importanti sono Rhinovirus, Virus influenzale e parainfluenzale, coronavirus, adenovirus, virus respiratorio sinciziale, echovirus e coxsackie virus.
Negli ultimi anni si e’ assistito ad un incremento delle infezioni micotiche (che hanno un andamento clinico piu’ insidioso di quelle da infezioni batteriche o virali) probabilmente a causa dell’aumento dei fattori di predispozione quali: sindromi da immunodeficienza congenita ed acquisita, radioterapia, terapie immunosoppressive, terapie antibiotiche o corticosteroidee protratte, diabete.
I seni paranasali piu’ frequentemente colpiti sono:
1. Negli adulti: il seno mascellare, etmoidale, frontale e sfenoidale;
2. Nei bambini: il seno etmoidale nei neonati, ed il seno mascellare intorno ai 3-4 anni di vita.
Per quanto attiene la sintomatologia, la sinusite acuta si manifesta con dolore di tipo sordo, continuo, piu’ violento al mattino per il ristagno notturno delle secrezioni. Spesso si verifica una esacerbazione del dolore legata ai movimenti del capo o scatenata dalla pressione esercitata su determinati punti del volto. Coesiste ostruzione nasale e rinorrea, generalmente unilaterale (solo un 20 per cento dei casi presenta rinorrea bilaterale), purulenta o muco-purulenta anteriore o posteriore. Iposmia/anosmia, rinolalia chiusa o voce nasale. Malessere generale, febbre, astenia.
La diagnosi si basa sulla storia clinica (frequentemente i pazienti riferiscono una pregressa sindrome influenzale o rinite acuta) e sull’esame obiettivo con rinoscopia anteriore e posteriore (meglio se con fibra ottica), orofaringoscopia, palpazione dei trigger point sinusali, esame colturale della secrezione e TAC dei seni paranasali in proiezione assiale e coronale.
Il trattamento consiste nel facilitare il drenaggio del seno e nell’eliminare l’infezione e l’infiammazione. Quindi: terapia antibiotica per non meno di 10-14 giorni, con antibiotici suggeriti dall’esame colturale; trattamento con decongestionanti e vasocostrittori nasali (che contribuiscono a ridurre l’edema ed a facilitare il drenaggio sinusale); farmaci antinfiammatori quali FANS (con azione analgesica, antinfiammatoria ed antipiretica) o corticosteroidi (con azione antiedemigena).
L’assenza di risposta al trattamento ed un quadro clinico ingravescente, pazienti ad alto rischio o immunodepressi o il sospetto di complicanze intracraniche, impongono il ricovero ospedaliero.
Nelle sinusiti croniche trova indicazione l’intervento chirurgico.